Sojuz Football Club 2001






Nome:Sojuz FC
Città:Oristano
Sede Sociale:Night Club Gaudì, Oristano
Colori Sociali:Rosso e Giallo
Soprannomi:Furie Rosse
Fondazione:2001
Presidente:Paul Zuzzo
Allenatore:Delio Rossi
Direttore Sportivo:Luciano Moggi
Team Manager:Geeno
Sponsor:Birra Ichnusa
Stadio:Lenin-huset (50.000 posti, tutti in piedi)
Palmares:3 scudetti, 2 coppe di Lega


La Sojuz FC nasce in un'afosa giornata dell'agosto 2001 sulle ceneri della gloriosa Dario Silva United. Il cui presidente venne indagato per uno scandalo a luci rosse dopo che la stampa locale diffuse alcune fotografie che lo ritraevano mentre sodomizzava (frusta in mano) un nano mezzo calvo.
Nell'intimo ed accogliente ambiente del Night Club più famoso del Giudicato, un ristretto team di giovani vogliosi rifonda a tempo di record la principale formazione fantacalcistica di tutto l'oristanese e, grazie ad una serie di fideiussioni fasulle (dalle condanne per le quali il presidente è stato salvato soltanto dal Lodo Alfano), si iscrive alla Burdesliga.
Il club da allora ha sempre lottato per i vertici del campionato riuscendo ad ottenere tre titoli consecutivi di campione nel 2004, nel 2008 e nel 2009, oltre a tre piazzamenti d'onore.



LA STORIA

Stagione 2001/2002

Per la prima stagione in Burdesliga la Sojuz FC allestisce una campagna acquisti faraonica portando ad Oristano il blocco campione d'Italia della Roma. Arrivano infatti Antonioli, Samuel, Emerson, Tommasi. Mentre la prima linea viene puntellata con nomi di primo grido come Hernan Valdanito Crespo e Dario Hubner. In panchina si siede il genovese Giampiero Ventura, in cui Zuzzo dimostrerà di riporre massima stima.
L'avvio è fulminante con la Sojuz che fugge, ma i milanesi di Salisburdo non mollano mai la presa, ed in primavera arrivano in scia alla formazione giudicale per uno sprint finale che susciterà grande interesse mediatico nella Burdesliga.
Le due formazioni fanno il vuoto dietro di loro e si superano reciprocamente numerose volte, ma sembra fatta quando alla penultima giornata gli oristanesi riescono a guadagnare un punto di vantaggio sui rivali. E l'ultima giornata prevede proprio lo scontro diretto Sojuz - Salisburdo. E' il 5 maggio 2002, una data che i tifosi delle Furie Rosse non dimenticheranno facilmente.
Davanti ad un Lenin-huset gremito in ogni ordine di posto già pronto a festeggiare il primo scudetto dei sardi va in scena il dramma di una città.
Gli uomini di Ventura paiono molli sulle gambe ed incapaci di reagire alle sfuriate di Baggio e compagni. Il pubblico trascina i suoi beniamini che riescono addirittura a portarsi sul 3-3; ma nel recupero una rete di Trezeguet sancisce l'incredibile beffa.
5 maggio 2002. A Oristano nessuno ha ancora dimenticato questa data.


Stagione 2002/2003

La stagione 2002/03 nasce col preciso impegno da parte della Sojuz di cancellare il 5 maggio, e di riconciliarsi col pubblico amico.
Zuzzo conferma Ventura sulla panchina, non additandolo come responsabile, ma rivoluziona la rosa. Restano solo Crespo, Emerson e Samuel. Il grande colpo è invece Gabriel Omar Batistuta che insieme a Ferrante e Rossini forma il pacchetto avanzato. Fa molto scalpore anche l'ingaggio di Nakamura: i tifosi nipponici invadono per tutta la stagione Oristano, ma le prestazioni del trequartista del sol levante saranno altalenanti.
Emerson e compagni non giocano male (anche se Batistuta delude ampiamente le attese), ma questo è l'anno della Suburbia: i parmigiani hanno da subito un ritmo non sostenibile per nessuno, e fanno immediatamente il vuoto, vincendo il titolo con diverse giornate di anticipo.
Le Furie Rosse tengono dietro con relativa facilità Salisburdo, ma si tratta di un'amara consolazione: sarà ancora seconda piazza per gli uomini Ventura.


Stagione 2003/2004

L'allenatore ligure viene confermato anche per la stagione successiva, ma è chiaro che ormai il suo rapporto con società e tifosi è logoro.
Ed infatti Zuzzo dopo poche giornate è costretto ad esonerarlo e chiamare al suo posto Fidel Castro. Il Lider Maximo allestisce una rosa di primissimo ordine, allestita nel mercato estivo con notevoli sforzi dalla dirigenza di via Tirso. Dida in porta, confermati Samuel e Emerson, Mihajlovic e Falsini a completare la terza linea, Jorgensen, Maresca e Obodo in mezzo al campo. Ma soprattutto linea di attacca stella con Vieri, Adriano, Inzaghi e Gilardino.
Inizialmente la squadra sembra rendere più in discoteca che sul prato verde, ma dopo qualche mese Vieri e Adriano mettono la testa a posto, e per gli avversari la musica comincia a cambiare. Da quel momento in avanti per il Lider Maximo sono solo problemi di abbondanza: ma chiunque giochi va sempre bene. La marcia delle Furie Rosse è trionfale e già a Marzo il Lenin-huset può finalmente festeggiare il primo titolo.
Ad Oristano cominceranno dei luculliani festeggiamenti che si potrarranno per la bellezza di tre anni e permetteranno alla Burdesliga di riprendere la sua attività soltanto nel 2007.


Stagione 2007/2008

Nella stagione del grande ritorno della Burdesliga dopo gli scandali di fantacalciopoli che hanno costretto alla latitanza a Cuba quasi tutti i presidenti, la Sojuz FC si presenta ai nastri di partenza con un organico quasi completamente rinnovato e pieno di scommesse. A cominciare dalla punta di diamante della squadra, quel Giampaolo Pazzini di cui Zuzzo dice ad Agosto: "Farà 30 goal e ci condurrà alla seconda stella". Quest'intervista rimase a lungo sugli schermi di Blob.
Cambia tutto ma non la guida tecnica (confermato il vincente Fidel Castro) ed i rivali di sempre: ancora una volta è sfida serrata Suburbia-Sojuz. I nuovi ingressi in Lega (i sassaresi di SbronzoniSvolazzanti, gli oristanesi di Enemy, e i catanesi di Rebelde) riescono lottare soltanto per le posizioni di rincalzo.
Gli emiliani partono forte e gli uomini del Lider Maximo vivono un inverno da dimenticare in cui sfiorano distanze glaciali dalla vetta.
Nel mercato di riparazione poi la svolta: Zuzzo a malincuore deve pensionare un ormai derelitto Fidel Castro e lo sostituisce con l'esordiente He-Man. Al nuovo tecnico cagliaritano, il presidentissimo delle Furie Rosse regala anche due innesti che si riveleranno decisivi: Alexandre Pato e Sergio Floccari.
L'impatto dei due attaccanti è devastante e le Furie Rosse infilano una serie di vittorie impressionante. Suburbia di contro va in crisi nera e la matematica regala la seconda stella alla società di via Tirso con ben cinque giornate d'anticipo. Impensabile soltanto a febbraio.
Da segnalare le bieche illazioni del presidente parmigiano circa presunte irregolarità della dirigenza Sojuz riguardo alcune partite sospette. In particolare avrebbero destato sospetti l'ingresso nello staff societario di fenomeni del calibro di Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Riccardo Agricola.
Tuttavia la magistratura sportiva (lautamente oliata) non ha mai dato luogo a procedere per alcuna causa contro gli oristanesi.


Stagione 2008/2009

Nel 2009 Zuzzo conferma inizialmente He-Man e gli costruisce attorno una squadra che sembra stellare. Carrozzieri, Bovo e Kolarov in mezzo al campo. Aquilani, Maggio, Santana, Pizarro, Delvecchio e Ambrosini il mezzo al campo. Ed una linea offensiva composta da Zalayeta, Corradi, Jeda, Rocchi e soprattutto Alberto Gilardino ("Farà 30 goal e ci condurrà alla terza stella" dirà di lui Zuzzo alla presentazione in via Tirso... parole che non giunsero nuove).
Le Furie Rosse partono bene e riescono a tenere a distanza sia Salisburdo, che SbronzoniRubacchianti, che i neopromossi monserratini di Spoglie Mortali.
Ben presto però questi ultimi e i meneghini mollano la presa, ed in vetta si trovano Sbronzoni ed appunto la Sojuz, che da qui comincia ad incespicare.
Le Furie Rosse tengono il passo ed anzi spesso tengono anche la vetta. Ma gli infortuni fioccano ed il gioco latita sempre più. E così il presidentissimo Zuzzo è costretto a cambiare la guida tecnica: via He-Man, che viene sostituito dal Maresciallo Argiolas.
Il nuovo tecnico mette tutto lo spogliatoio in riga e la squadra sembra riprendersi. E' una sfida punto a punto con i sassaresi. Quando all'improvviso uno scandalo di proporzioni mai conosciute scosse la Burdesliga e mise in serio rischio la posizione degli SbronzoniRubacchianti e della Enemy, su cui pesavano gravissime evidenze di fraudolenza continuata.
Le Furie Rosse non si perdono d'animo ed in attesa dei verdetti della giustizia sportiva mettono a tacere ogni polemica con un finale di campionato di puro orgoglio. L'ultimo mese è a dir poco strabiliante con gli uomini di Argiolas sotto di quattro punti che recuperano punto su punto fino a superare i sassaresi alla vigilia dell'ultima giornata.
L'ultima giornata è drammatica: la Sojuz FC ha un punto di vantaggio sugli SbronzoniRubacchianti che però hanno un turno del tutto agevole contro la disastrata Rebelde (che scenderà in campo con soli 9 uomini). Servono assolutamente i tre punti, ed il calendario li mette beffardamente davanti ai concittadini di Enemy: dopo lo scandalo di fantacalciopoli sembra la trama di un film thriller.
I fantasmi del 5 maggio aleggiano sopra la testa dei 70000 del Lenin-huset, che vedono la propria squadra zoppiccare e soffrire ben più del dovuto. A 20' dal termine il punteggio è ancora a reti inviolate e lo spettro di una nuova Caporetto a maggio sembra concreto. Ma è il gladiatore Massimo Ambrosini a prendere per mano la squadra siglando la doppietta decisiva nel quarto d'ora finale: 2-0 ed Oristano può esplodere per la terza volta consecutiva.
Ambrosini è l'uomo scudetto: dopo un'annata costellata di infortuni, cinque goal nell'ultimo mese suggellano il titolo. E' lui il simbolo della terza stella.

Stagione 2009/2010

La campagna acquisti della stagione 2010 è a dir poco faraonica: il presidente Zuzzo punta decisamente a continuare la striscia vincente e non fa nulla per nasconderlo. Il maresciallo Argiolas all'avvio del ritiro estivo nello sport center della Mutuo Soccorso ha tra le mani una rosa formidabile: i confermatissimi i vari Frey, Kolarov, Santana, Pizarro, Delvecchio e soprattutto il bomber Gilardino vengono affiancati da gente del calibro di Thiago Motta, Mannini, Marchionni, Paolo Cannavaro e Daniele Conti. Ma è in attacco che Zuzzo fa il botto rubando alla concorrenza per un tozzo di pane gente come Darko Pandev, Stevan Jovetic, Sergio Pellissier, ed il grande colpo del mercato: Giampaolo Pazzini.
Si punta dritti al titolo, ed il girone d'andata è persino superiore alle attese. Le Furie Rosse sono una schiacciasassi inarrestabile che annichilisce letteralmente la resistenza.
Ma forse proprio la convinzione di una superiorità incolmabile fa calare la guardia agli uomini di Argiolas che con l'arrivo dell'inverno hanno un calo sensibile di rendimento. Fino al punto che la neo promossa Real Madrottu opera il sorpasso proprio al giro di boa. I madrileni sorprendono tutti, pur con una rosa decisamente inferiore agli oristanesi, vengono letteralmente trascinati dal Principe Milito e Juan Manuel Vargas.
Zuzzo è costretto a dare una sterzata: via Argiolas, e dentro lo Special One José Mourescinho. Le Furie Rosse si riprendono e per il resto del girone di ritorno danno vita ad uno spettacolare testa a testa col Madrottu condito da continui sorpassi e controsorpassi.

http://youtu.be/QJtuHKqhbwI

A meno cinque dal termine la sconfitta nello scontro diretto porta gli uomini di Mou a meno 4. Poi due sconfitte di fila di Milito e compagni riportano le Furie Rosse a +2. Vantaggio mantenuto fino all'ultima drammatica giornata di campionato.
Gilardino e compagni sono di scena a Broni contro le Tarantole: ma le inspiegabili scelte dei vari Prandelli, Di Carlo e Reja li costringono in dieci uomini fin dall'avvio. Il goal di Di Natale suggella una sconfitta che sembrava scritta. Nel frattempo il Madrottu passeggia a Iglesias contro l'altra neopromossa Tartarughe Lixia: va in goal il solito Milito, e trovano il primo sigillo stagionale anche gente poco avvezza alla segnatura come Antonini e Morrone.
Insomma sembrava scritto: un altro 5 maggio per la Sojuz, che comunque atterra a Fenosu attesa da una folla in ogni caso festante per l'ennesima stagione ai vertici.

Stagione 2010/2011

Il primo colpo della stagione 2010/2011 arriva già prima del calciomercato. Profondamente amareggiato per l'epilogo della stagione passata ed incapace di metabolizzare una sconfitta contro una neopromossa, il presidentissimo Zuzzo caccia a male parole José Mourescinho (che tra l'altro sotto banca sembrava essersi già accordato col Real): il suo sostituto viene ufficializzato in una bollente (siamo pur sempre al Gaudì) conferenza stampa a metà agosto: Luigio Guastardo della Radica. "Perché vogliamo una squadra di un certo livello" dirà Zuzzo.
La rosa che Guastardo si ritrova a disposizione in ritiro sarà però carente: Handanovic è il nome nuovo per la difesa, e davanti a lui i vari Biava, Dias, Ranocchia e Bonucci garantiscono sufficiente affidabilità, senza però particolari punte. Il centrocampo è semplicemente stellare: Snejider e Sanchez sono i grandi nomi, ma insieme a loro capitan Conti, Isla, Aquilani, Motta e Palombo sono tutte prime scelte. Il mercato di Zuzzo fallisce però clamorosamente nella prima linea: persi tutti i big, il presidentissimo si affida alle scommesse Abel Hernandez e Maxi Lopez. I due sudamericani però deluderanno ampiamente un pazientissimo Zuzzo che continuerà ad attenderli fino a maggio, e nel mentre le seconde linee (Floccari, Barreto e Eder) fanno persino rimpiangere i titolari. Neppure l'innesto tardivo di Adrian Mutu risolleverà le sorti di un attacco che per l'intera stagione sarà a dir poco asfittico.
L'inizio è deprimente: 4 sconfitte di fila, con prestazioni al limite del ridicolo. E mentre le cassandre della sinistra già preannunciano un epilogo di stagione drammatico (che invece coinvolgerà gli acerrimi rivali di Suburbia), Zuzzo caccia Guastardo e si affida ad un esperto di retrocessioni: Renzo Ulivieri.
I big della squadra intorno a metà stagione recuperano da malanni vari fisici, e la Sojuz ingrana. Sneijder e soprattutto Sanchez cambiano marcia e comincia una strepitosa rimonta che riporta le Furie Rosse dal fondo dalla classifica fino alla terza posizione a 270' minuti dalla fine del campionato.
Il Nino Maravilla si infortuna di nuovo, e nelle ultime tre partite arriva un solo punto che costringe la Sojuz alla quinta piazza finale: peggior risultato nella storia gloriosa del club giudicale.
Il campionato lo vincono le Tartarughe Lixia, al termine di un avvincente testa a testa con la sorprendente neopromossa Bimbi di Satana. La squadra di Samassi, allenata da uno scatenato Pino Scotto, terminerà addirittura a pari punti coi campioni iglesienti: ciliegina sulla torta di una stagione vissuta sul filo dell'incertezza: basti pensare che a tre giornate dal termine, ben sette squadre erano ancora in lotta per il titolo.

Stagione 2011/2012

Il presidente Zuzzo dopo un'estate da incubo ha voglia di riscatto e di tornare alla vittoria.
Pertanto in sede di calciomercato non bada a spese e regala ai suoi tifosi il meglio sulla piazza: sbarcano ad Oristano gli attesissimi Zlatan Ibrahimovic e Miroslav Klose. Insieme a loro il centrocampo ruota attorno a campioni del calibro di Mauricio Isla, Anderson Hernanes, Pablo Barrientos, il talentino Maxi Moralez, Pablo Armero, e la grande sorpresa Guillermo Cuadrado. Il resto della rosa sono comprimari di ottimo livello come Daniele conti, Davide Astori, Thiago Ribeiro, Sergio Almiron, Marco Rossi e Sebastien Frey.
A gestire tutte queste prime donne, Zuzzo chiama da La Maddalena il sergente di ferro Andrea Zonza. Ed il neo coach Sojuz ha da subito le idee su quello che sarà il campionato delle Furie Rosse.




Pronti, via e gli intenti di mister Zonza si tramutano in fatti concreti.
L'avvio di campionato di Ibra e compagni è scoppiettante: se la difesa davanti a Frey lascia spesso spazi e libertà agli avversari, l'attacco della compagine giudicale è semplicemente devastante, trascinando la squadra ad un girone d'andata semplicemente da record.
Dietro però i Bimbi di Satana non mollano, e nonostante una rosa decisamente non all'altezza rimangono sempre incollati alla capolista.
Poi in primavera l'imprevedibile.
Suburbia comincia a sfoderare una botta di culo dopo l'altra e mette un filotto clamoroso di vittorie, i Bimbi trovano un'insperata vena di Giovinco, mentre in casa Sojuz gli influssi dei gufi mietono vittime ché neanche i Tomahawk in Libia: Klose, Isla, Almiron, Hernanes, Barrientos, Armero abbandonano anzitempo il campo in favore dell'infermeria.
Si arriva così al momento clou della stagione con tre squadra in pochissimi punti.
Gli incubi del 5 maggio cominciano ad aleggiare in via Tirso...


Quando anche la stella della squadra (lo zingaro di merda Ibrahimovic) tradisce, il sorpasso è inevitabile (alla penultima giornata).
A nulla vale l'esonero di Zonza, e l'affidamento della squadra per gli ultimi 90' ad un "energico" Delio Rossi, appena liberatosi dalla Fiorentina. La Sojuz riesce beffardamente solo a difendere la seconda piazza conquistando l'ennesima Banana della sua storia (ovviamente con la migliore fantamedia). I Bimbi conquistano la loro prima stella, Suburbia è terza. 
Nelle retrovie ennesima stagione deludente per Salisburdo che si salva all'ultima giornata, mentre retrocedono Futbol Rebelde ed i neopromossi Stalking lisbona.  


Stagione 2012/2013

L'ennesima campagna acquisti faraonica del Presidente Zuzzo sembra portare in dote una rosa agguerritissima pronta ad ammazzare il campionato: Cavani ed un sorprendente El Shaarawy sono le stelle della squadra supportate da campioni del calibro di Barzagli, Biabiany e Barzagli.
L'avvio è disastroso, e prosegue per quasi tutto settembre. Ma ben preso gli uomini di mister Delio Rossi prendono il ritmo giusto e, nonostante un retroguardia (in particolare il portiere) non proprio esaltante, guadagnano la vetta velocemente. Il campionato sembra già segnato prima di Natale, ma i soliti Bimbi di Satana, affidandosi a Carneadi qualsiasi (del calibro di Emeghara, Floccari, Kone etc), tengono il passo. Ed addirittura in primavera sembrano staccare definitivamente le Furie Rosse, che vengono addirittura risucchiate dal gruppo di squadre che arriva fino al sesto posto.
A meno cinque giornate il campionato sembra segnato. Il finale tuttavia è esaltante. La Sojuz, che pareva sulle ginocchia, centra 4 vittorie di fila (le prime due fortunose, le seconde esaltanti, compreso lo scontro diretto contro i Bimbi). Si arriva a 90 minuti dal termine della stagione a pari punti (FM a favore dei Bimbi di Satana).
Il Maligno ci mette però lo zampino: i luciferini uomini di Pino Scotto passano agevolmente contro un arrendevole SS Domani (Max comunque approva sempre), mentre una Sojuz distrutta dalla rincorsa dell'ultimo mese cede di schianto a Parma contro i Beerbanti FC, guidati dal solito, maledetto, uomo di merda Totò Di Natale: per lui ennesima doppietta contro la Sojuz (la terza in stagione), e vero responsabile della quinta Banana per la compagine di via Tirso.

LA ROSA - 2009



Portieri





Difensori










Centrocampisti










Attaccanti